Diaspora evangelica

Mensile di collegamento, informazione ed edificazione

Anno XLI – numero 4 - aprile 2008

 

 

Il pettirosso

di Paola Nepi*

 

Sul davanzale della mia finestra,

si è posato, stamani, al primo sole,

un pettirosso.

 

Uccellino d’inverno, che porti

sul petto, il rosso

del sangue del Cristo.

 

Tu che togliesti al crocifisso,

quella spina che, sulla fronte,

più lo tormentava.

 

Stacca anche la mia spina,

metti fine alla mia pena

 

 

 

*Paola Nepi nasce a Montevarchi nel 1942. Già a nove anni comincia a fare i conti con la distrofia muscolare. Dal 2006 non è più in grado di parlare. Nella sua lotta contro il dolore, nel dubbio se valga la pena di continuare ad esistere, nell’orribile alienazione imposta dalle nuove condizioni di disabilità, Paola ha trovato un’altra voce. Quella del poeta.

 

Tratto da: Paola Nepi, La ragione del dolore, Montevarchi, 2007

 

In questo numero:

-        Meditazione biblica di Pawel Andrzej Gajewski

-        Centro di in-formazione religiosa a cura della redazione

-        Il naso tra i libri di Sara Pasqui Rivedi

-        Libreria Claudiana di Pasquale Iacobino

-        Notizie dalle associazioni e dalle chiese evangeliche fiorentine

-        Archivio della DIASPORA: Dopo la benedizione delle case

-        Ecumenicamente (s)corretto di Roberto Davide Papini

-  Principali appuntamenti del mese

 

Editoriale

 

Scorrendo le pagine di questo fascicolo si nota facilmente che le notizie dalle chiese e dalle opere evangeliche fiorentine occupano uno spazio notevole. È un segnale che va preso seriamente in considerazione. Dal settembre scorso la nuova redazione della nostra circolare sta sperimentando alcune piccole novità; la crescita della “cronaca locale” tuttavia non è frutto di una sperimentazione. Si tratta piuttosto di un fenomeno che è “venuto da sé”. Sarebbe una cosa buona se le persone che leggono la DIASPORA EVANGELICA volessero esprimere un giudizio, un’opinione su tutto ciò che viene pubblicato sulle sue pagine. Come redazione pensiamo di aprire una “pagina dei lettori”, in altre parole uno spazio di dialogo, anche molto critico. Perché no?

Manca in questo numero il contributo della Radio Voce della Speranza; un ampio servizio curato da Claudio Coppini è previsto nel prossimo fascicolo.

Intanto per questo tempo pasquale (e primaverile) auguriamo a coloro che ci leggono di poter sperimentare intensamente una continua rigenerazione che Dio per mezzo di Gesù Cristo opera nelle persone credenti.

 

Pasqua come rigenerazione (Ebrei 13, 20-21)

di Pawel Andrzej Gajewski

 

Or il Dio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha fatto risalire dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen

 

La particolare forma di questo testo fa pensare a una benedizione o a un auspicio. Tutte le persone che leggono la nostra circolare possono considerarlo un augurio pasquale. Nonostante la sua forma il nostro breve brano contiene un chiaro ed esplicito annuncio della risurrezione: Dio (…) ha tratto dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù.

L’espressione “il grande pastore delle pecore” compare soltanto in questo brano. Non ci sorprende minimamente il sostantivo “pastore”: Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore (Giovanni 10,11). Possiamo ricordare anche il bellissimo versetto di Ezechiele: Come un pastore va in cerca del suo gregge il giorno che si trova in mezzo alle sue pecore disperse, così io andrò in cerca delle mie pecore e le ricondurrò da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di tenebre (Ezechiele 34,12). L’aggettivo “grande” sembra stonare un po’ in questo contesto. Tutto diventa più chiaro se lo ritraduciamo in ebraico ‘gadol’. L’orecchio ebraico coglie qui un chiaro riferimento al “grande sacerdote” oppure come siamo soliti dire “sommo sacerdote”, la massima carica cultuale del tempio di Gerusalemme.

In questo modo ai consueti titoli di Gesù, Signore e Cristo, si aggiunge un’altra qualifica: il sommo sacerdote e pastore. Non dimentichiamo che tutta l’Epistola agli Ebrei insiste sul sacerdozio di Gesù. Alla luce della Pasqua dunque possiamo affermare che in questo collegamento alle due funzioni di Gesù si rivela il senso profondo della risurrezione: il congiungimento dell’Antico e Nuovo Patto nella persona di Gesù; l’uno come l’altro raggiungono il compimento nell’opera di Dio compiuta in Gesù.

Il resto del brano sembra una benedizione o un’esortazione. La forma è quella di una benedizione; il contenuto invece fa pensare piuttosto a un’esortazione. Si tratta di un’esortazione particolarmente impegnativa: perfetti in ogni bene, sottomessi alla volontà di Dio… Potrebbe sembrare la quintessenza del moralismo religioso.

In questo caso ancora una volta ci viene in soccorso una semplice analisi logica della frase. Chi è il soggetto della nostra frase? Il Dio della pace. Tutto il resto diventa oggetto della sua azione, anche la risurrezione di Gesù è un atto “passivo”. Vale la pena ritornare alle radici ebraiche del termine “pace”. Vorrei ricordare che non si tratta del silenzio delle armi, né della concordia tra le nazioni del mondo, la cui mancanza sentiamo così profondamente in questi anni. Lo ‘shalom’ ebraico significa la perfetta armonia dell’essere. La morte, intesa come disordine, frattura, minaccia continuamente questa armonia. La risurrezione di Gesù significa invece la rigenerazione dell’intero creato, l’armonia viene ripristinata e la morte biologica perde la sua forza distruttiva.

Il senso della Pasqua, tanto di quella ebraica quanto della nostra cristiana, è il passaggio dalla morte alla vita. L’attualità della Pasqua sta invece in questa particolare armonia che Dio ri-crea in ogni momento della nostra esistenza. Qualunque sia la natura della nostra azione, se tale azione trasmette agli altri lo ‘shalom’ si tratta sempre di un’azione pasquale, si tratta di un segno chiaro dell’azione rigeneratrice di Dio che si è manifestata pienamente nella Pasqua di Risurrezione.

 

Centro di in-formazione religiosa: un progetto del Comune di Firenze

a cura della redazione

 

La Commissione “Cultura” del Consiglio comunale di Firenze ha approvato di recente il progetto di un centro di in-formazione religiosa, promosso dalla “Conferenza permanente per il dialogo tra le confessioni religiose”.

Riportiamo in seguito il testo integrale del progetto.

 

La Conferenza permanente per il dialogo tra le confessioni religiose, promossa dalla V Commissione Consiliare del Comune di Firenze, riconoscendo la sensibilità delle istituzioni pubbliche per una diffusione della cultura religiosa ed il desiderio delle differenti confessioni, facenti parte della stessa, di realizzare iniziative volte a soddisfare tale sensibilità,

 

PROPONE

 

la costituzione di un centro di in-formazione religiosa, le cui finalità possono essere sintetizzate in tre attività fondamentali: documentativa, informativa e formativa.

 

La città di Firenze, principale attore di questo progetto, attraverso la costituzione del Centro vuole rispondere alla variegate esigenze, riscontrate a più livelli nel tessuto cittadino, di quanti desiderano studiare, approfondire o più semplicemente entrare in possesso degli strumenti conoscitivi in relazione alla storia ed al pensiero teologico delle differenti realtà confessionali, che costituiscono una parte preziosa ed indelebile del patrimonio culturale della nostra società.

 

Il Centro si propone la raccolta e relativa catalogatura di:

- documenti ed atti che assicurino notizie circa la nascita, lo sviluppo storico e gli orientamenti di ogni singola religione nelle sue varie espressioni confessionali (ad esempio, per il cristianesimo: cattolicesimo, ortodossia, protestantesimo);

- statuti e discipline che regolano i rapporti interni tra i membri delle diverse realtà ed i rapporti che ognuna di esse stabilisce di volta in volta con lo Stato e con le istituzioni;

- informazioni documentate e documentarie circa le finalità dei vari movimenti religiosi nel campo della cultura, della istruzione e della solidarietà;

- atti e documenti di natura ecumenica relativi ai rapporti intercorrenti tra le varie realtà religiose;

- dati ed elementi statistici che segnalano ritmi di crescita dei vari movimenti o di loro decrescita.

 

Il Centro - e le attività da esso promosse - si rivolge più specificatamente a:

 

1.    le scuole di Firenze e dell’area metropolitana, di ogni ordine e grado, al fine di fornire a docenti e studenti gli strumenti necessari alla conoscenza della materia religiosa ed i canali istituzionalmente riconosciuti per entrare in contatto con le confessioni presenti sul territorio;

2.    i mezzi di comunicazione locali, siano questi quotidiani, periodici, radio o televisioni, per garantire una diretta fruizione di fonti e documenti, per una chiara e corretta informazione circa i diversi aspetti storici, religiosi e culturali che contraddistinguono ogni denominazione confessionale e per meglio comprendere i contesti in cui maturano fenomeni religiosi legati all’attualità;

3.    i singoli cittadini, interessati ad approfondire tematiche storiche, morali o etiche afferenti alla sfera della religione.

 

Per una concreta attuazione del progetto, si rende necessario poter definire una sede, una struttura dove sia possibile realizzare la raccolta dati, la documentazione e la catalogazione sopra indicate.

Al riguardo suggeriamo come sede più opportuna la “Biblioteca della città” (le Oblate), particolarmente indicata per questo progetto, sia per la sua centrale ubicazione che per la sua accessibilità: nell’opera di recupero dell’ex-complesso monastico, tuttora in corso, potrebbe essere individuata un’aula, sufficientemente capiente, da destinarsi come sede del Centro ed adatta ad ospitare le possibili iniziative (ad esempio: incontri di gruppi con i referenti delle confessioni, conferenze, attività di formazione ed informazione, ecc.).

 

Tale sede potrebbe diventare inoltre il luogo preferenziale dove svolgere le attività promosse dalla Conferenza permanente per il dialogo tra le confessioni religiose rivolte alla città, secondo gli obbiettivi e le finalità che ne hanno determinato la costituzione.

 

Le confessioni religiose che compongo la Conferenza permanente sono chiamate, quindi, a contribuire alla composizione del materiale documentativo-informativo fornendo, sotto forma di donazione, un gruppo di testi fondamentali, in relazione alla tre aree disciplinare individuate: storia, pensiero teologico e attualità.

 

 Oltre al materiale bibliografico, si suggerisce infine la realizzazione di un portale capace di collegare in rete il Centro ed il suo catalogo, allo scopo di favorire i contatti con i siti ufficiali delle singole confessioni e promuovere la condivisione dei cataloghi on-line.

 

 

Il naso tra i libri: Daniel Barenboim, uomo del dialogo

di Sara Pasqui Rivedi

 

Daniel Barenboim è pianista e direttore d’orchestra di fama internazionale ed ha al suo attivo una carriera ricca di successi. È nato nel 1942 a Buenos Aires da una famiglia ebrea che nel 1952 si trasferisce in Israele. Debutta come concertista all’età di dieci anni e dal quel momento compie tournée in ogni parte del pianeta. Ricoprirà la carica di direttore musicale di alcune celebri orchestre e nel 2000 viene nominato direttore a vita della Staats Kapelle di Berlino.

Il maestro Barenboim non si limita ad essere un famoso interprete di musica classica, ama anche cimentarsi con la scrittura ed infatti ha già al suo attivo la pubblicazione di tre libri, l’ultimo dei quali è uscito nel 2007 e porta come titolo La musica sveglia il tempo. Il testo ha un corpus formato da sette capitoli, un’appendice ed infine una raccolta di esempi musicali. L’autore parla del suo rapporto con la musica, si sofferma a spiegarne il linguaggio, il significato, il messaggio filosofico. Esamina e presenta con varie esemplificazioni le opere di alcuni compositori, fa riferimento a grandi interpreti, cita più volte il pensiero di Spinoza, ma il tema principale, quello più sviluppato, più argomentato e che si dipana per tutto il libro è senza dubbio costituito dal problema israelo-palestinese. Egli ebreo avverte l’insopprimibile necessità di conciliare questi due popoli e l’urgenza di creare uno stato palestinese, perciò da anni si adopera per la sua realizzazione ben comprendendo che solo così Israele, la sua nazione, potrà sopravvivere. Vuole cooperare alla pacificazione di questi due popoli e nel 1999 fonda, con la collaborazione dell’amico Edward Said, colto uomo palestinese, la West-Eastern Divan Orchestra con l’intento di far suonare insieme musicisti provenienti da Israele, dalla Palestina e dai vari Paesi arabi. È fermamente convinto che la musica possa attivare fra questi popoli un dialogo fino ad oggi impossibile sul piano politico. L’esperienza vissuta come direttore di questa orchestra costituita da giovani elementi appartenenti a popoli ostili tra loro lo carica di entusiasmo, lo colma di speranza, al tempo stesso lo emoziona e lo commuove perché può accadere che un musicista arabo ed uno israeliano condividano il medesimo leggio e si impegnino a suonare in armonia dimenticando rancori ed odi. Si intuisce dalle dichiarazioni e dalle riflessioni affidate al libro che Barenboim non è un ebreo chiuso in un dogmatismo religioso rigido, inflessibile, ma è illuminato da una particolare sensibilità, dalla capacità di comprendere la sofferenza di un popolo e riconoscergli il diritto ad organizzarsi in nazione.

Le motivazioni che il maestro porta a sostegno del suo assunto sono tutte esemplari e quindi condivisibili, egli le espone con argomenti esaustivi e pertinenti. Sostiene che la cultura rende possibili i rapporti fra persone di nazionalità, religione, razza diverse, aiuta la conoscenza e lo scambio di idee e di opinioni, apre la via alla tolleranza, dunque niente è più favorevole per la riconciliazione che la creazione di questa orchestra. Il nome scelto, direi con grande spirito ecumenico, ha una valenza evocativa perché è il titolo di una raccolta di poesie di Goethe. Il grande poeta tedesco, attento ed interessato studioso della cultura araba, compose una serie di poesie ispirandosi all’idea dell’Altro appresa dalla lettura del poeta persiano Hafiz.

All’origine del progetto di Barenboim stanno la conoscenza e il rispetto perché ciascun elemento dell’orchestra deve esprimersi al meglio, ma al tempo stesso ascoltare l’altro, il vicino; dunque si attiva una collaborazione, un accordo perfetto tra gli orchestrali. Se la musica ha una tale capacità dialogica perché non tentare un approccio al dialogo verbale ? Questa è la speranza dell’autore del libro.

 

Daniel Barenboim, La musica sveglia il tempo,

Feltrineli, 2007, pp. 185, €15

 

 

Dalla Libreria Claudiana di Firenze

a cura diPasquale Iacobino

 

Relazione sulle attività 2007

Ricordo di Orietta e Miriam.

        Desidero aprire questa relazione morale con il ricordo di Orietta Servettaz e Miriam Salvagnini, due sorelle valdesi che hanno contribuito direttamente al lancio e sostegno dell'opera fiorentina, prematuramente scomparse nel corso del 2007.

        Membro della Chiesa Valdese di Milano, Orietta, insieme a suo marito, il professore Paolo Grünanger, mi aveva accolto in casa nel periodo in cui ero a Milano per apprendere i rudimenti del mestiere di libraio.  Trasmettendomi calore familiare, gioia e fiducia, non mi ha fatto mai mancare una parola di conforto e di incoraggiamento. L’edizione 2006 del lezionario Un giorno una parola reca una traccia del ricco patrimonio intellettuale e spirituale che Orietta esprimeva. 

        Miriam curava il Banco libri Claudiana della Chiesa Valdese di Pisa. Un compito difficile, ma prezioso: donava il suo tempo libero per permettere ai fratelli e alle sorelle della sua comunità di vedere, sfogliare, procurarsi le pubblicazioni della nostra Editrice. Lo faceva con puntualità ed ottimismo e questo è sempre stato di grande sostegno per la libreria di Firenze.

        Entrambe hanno servito nella vigna del Signore in punta di piedi. Ci mancheranno.

       

1.    Panorama culturale

        Quest'epoca confusa continua ad interpellare la riflessione del protestantesimo critico. Il “papa laico” Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano la Repubblica, è intervenuto con una lunga disquisizione sul “peccato originale” (la Repubblica, 11 marzo 2008), mentre si annuncia per l’autunno un intervento pubblico del “papa romano” Ratzinger “per riformare Lutero” (il Foglio, 11 marzo 2008). Al circolo di lettura avviato nel 2007 (IV edizione del Dopolavoro Teologico e di cui tratteremo più avanti) è stata più volte analizzata la fede in epoca post-moderna: un'epoca che predilige il presente (anzi, l'attimo fuggente) alla progettualità, la significatività dell'esperienza soggettiva, la liquidazione delle appartenenze, la frammentarietà del pensiero.

        Ripetiamo da sempre che leggiamo il protestantesimo come “ala laica del mondo cristiano e ala cristiana del mondo laico”, secondo una definizione del sociologo Jean Beauberot: se questa lettura è corretta, qual è il nostro ruolo nella tensione che attraversa la società italiana oggi?

       

2. Animazione culturale e rapporti con il territorio

        Anche quest’anno il nostro contributo ha assunto diverse forme.

1)   Consulenza a chi ha inteso organizzare eventi culturali: abbiamo fornito informazioni rivelatesi utili per individuare e segnalare tematiche, relatori, occasioni di formazione;

2)   Organizzazione di conferenze: ad esempio, il dibattito sul protestantesimo contemporaneo con Emanuele Fiume e Massimo Rubboli per il Centro culturale protestante “P.M. Vermigli”di Firenze (Maggio 2007);

3)   Ospitalità di eventi: presentazione del libro dedicato a Maselli “Chi ha sprezzato il giorno delle piccole cose” (dicembre 2007)

4)   Promozione della lettura attraverso un percorso di gruppo: IV edizione del Dopolavoro Teologico (di cui riferiamo oltre)

5)   Presenza della libreria in eventi culturali organizzati da altri soggetti (circoli, associazioni, fondazioni, clubs, Università): nel 2007 abbiamo totalizzato 26 banchi libro.

6)   Punto informativo: si stimano 600 brevi colloqui annuali rispondendo a domande ricorrenti su protestantesimo, bibbia, etica protestante, storia della riforma, ecumenismo. Si forniscono informazioni su orari e luoghi delle attività delle chiese evangeliche di Firenze.

 

3. Gruppo di lettura Dopolavoro Teologico

        Promosso insieme al Centro culturale protestante “P.M.Vermigli” e giunto alla sua IV edizione, il gruppo di lettura collettiva denominato Dopolavoro Teologico ha curato la lettura e discussione di 2 volumi pubblicati dalla Claudiana: Elizabeth Green, Il Dio sconfinato e  André Gounelle, Parlare di Dio. Il gruppo in questa edizione si è caratterizzato per essere interdenominazionale, intergenerazionale ed ecumenico: infatti accanto a battisti e valdesi erano presenti anche fratelli e sorelle di altre chiese evangeliche, oltre che cattolici . Le persone coinvolte sono state 26 con una media di presenti di 15. Da segnalare che via via si aggiungevano lettori e lettrici completamente estranei “al nostro solito giro”: 6-7 con presenze continuative o saltuarie provengono dall'esterno delle nostre chiese. Su Diaspora Evangelica, il mensile di collegamento curato dalla Chiesa valdese di Firenze abbiamo raccontato puntata dopo puntata il viaggio intrapreso dal Dopolavoro Teologico.      Si conferma l'ipotesi di partenza: aprendo spazi “non istituzionalizzati” o “non ecclesiasticamente connotati” si crea un terreno di incontro con un pubblico “in ricerca”, ma non attratto (se non refrattario) – almeno in partenza – da proposte confessionalmente caratterizzate.

 

        4 . Sostegni

        Con le parole di Paolo continuiamo a dire: “Ho avuto una grande gioia nel Signore perché avete rinnovato le vostre cure per me” (Filippesi 4:10). Le righe che seguono valgano come sentito ringraziamento ai singoli e alle chiese che hanno sostenuto il lavoro della Libreria nel 2007 .

4.1. Volontariato: i volontari che nel 2007 hanno donato una quota significativa del proprio tempo libero alle attività della libreria sono stati 2: Chiara Ettorre, per tutto l’arco dell'anno e Francesco Liedl, affiancatosi in dicembre.  

4.2. Depositi chiese: un’attività di grande rilevanza che si svolge nelle chiese battiste, metodiste e valdesi è la diffusione del libro protestante attraverso i banchi deposito. Ricordiamo qui i/le vari/e responsabili dei depositi serviti dalla libreria di Firenze: Gabriela Lio (Ariccia), Luciana Della Pozza (Grosseto), Roberto Rossi (Firenze Valdese), Renzo Gambaccini (Livorno Valdese), Samuele Del Carlo (Lucca), Larissa Mascioni (Siena), Letizia Tomassone (Carrara e La Spezia), e il gruppo di giovani che lo cura presso la Chiesa valdese di Pisa: Joachim e Sophie Langeneck, Silvia Manara, Paolo Papale e Ilaria Cerbai.

 4.3 Doni chiese madrine ed esecutivi: anche nel 2007 la libreria ha usufruito del sostegno economico annuale della Chiese battista e della Chiesa valdese di Firenze, così come non va dimenticato l'aiuto della Tavola Valdese e dell’Ucebi.

 

        5. Considerazioni Finali

       

        La situazione di sofferenza economica rimane permanente, nonostante il non disprezzabile risultato delle vendite in rapporto all'anno precedente. Prosegue lo sforzo di modernizzazione dell'Opera attraverso la telematica. Dal 2005 al 2007 sono state rivoluzionate le procedure amministrative e di gestione del magazzino. Inoltre è attivo da dicembre 2007 il sito Web per le vendite on-line: www.librerieclaudiana.it

        L’esperienza di questi 7 anni ci dice che le vendite potrebbero aumentare anche grazie soltanto al governo da parte delle nostre comunità sparse sul territorio nazionale di spese già sostenute annualmente. La nuova veste di SRL a partecipazione battista, metodista, valdese e luterana rende oggi più evidente l'incongruenza di decisioni di acquisto che spostano verso l'esterno le risorse già limitate a disposizione delle chiese. Da una razionalizzazione di questi comportamenti ne trarrebbero beneficio le chiese stesse (chiese locali ed esecutivi nazionali). Non si chiede di comprare di più, ma di canalizzare la spesa a sostegno di un’opera evangelica del settore, strumento di battisti, metodisti, valdesi e luterani impegnati nello sforzo comune di parlare alla società italiana e alla cultura contemporanea.

 

 

 

Dal catalogo Claudiana

 

Uniti per l’Evangelo a cura di Gianni Long e Renato Maiocchi

“Collana della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia”

pp. 160 – euro 12.

 

Con il motto «Uniti per l’Evangelo» presero il via, nel 1965 a Roma, i lavori per la costituzione della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), che divenne realtà due anni dopo a Milano.

Lungo un asse temporale che va dall’Ottocento ai giorni nostri, il volume ripercorre le principali vicende interne al protestantesimo italiano, in particolare quelle volte alla promozione di un movimento evangelico unitario, e i suoi rapporti con lo Stato.

Non manca una sezione dedicata all’Europa: vi si raffrontano le situazioni storiche che hanno portato, in Francia, Spagna e Italia, alla nascita delle rispettive Federazioni protestanti nonché le diverse prospettive dei dialoghi ecumenici e interreligiosi attualmente in corso.

 

Libreria Claudiana di Firenze

Borgo Ognissanti 14/R; dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.20. Tel. 055.28.28.96; libreria.firenze@claudiana.it

 

 

Dalle Chiese e dalle associazioni evangeliche fiorentine

 

Chiesa apostolica italiana (Firenze, via Mario Morosi, 36 g.c.)

Samuele Trebbi, pastore di coordinamento (trebbi.mss@aliceposta.it)

Mario Affuso, pastore in emeritazione attiva (affuso04.fedelta@fastwebnet.it)

 

Da diversi anni le attività della Chiesa apostolica italiana annoverano un incontro mensile di formazione permanente.  Si tratta della cosiddetta Domenica con studio dialogato – la seconda di ogni mese, esclusi luglio, agosto e settembre – nel corso della quale si segue un percorso tematico che l’Assemblea locale annuale (prima domenica di giugno) sceglie o propone. L’argomento che si sta seguendo nel corso di quest’anno 2007-2008 è quello de La famiglia e le famiglie ed è così articolato: 21 ottobre 2007: «Storia de ‘la famiglia’ / Cenni»; 11 novembre 2007: «Mito adamitico»; 09 dicembre 2007: «Codici domestici nel Nuovo Testamento»; 13 gennaio 2008: «Famiglie e convivenze»; 10 febbraio 2008: «L’ospitalità domestica»; 10 marzo 2008: «Famiglia e psicologia dei rapporti»; 13 aprile 2008, p.v.: «Progetti di famiglie o famiglia come progetto»; 11 maggio 2008: «Diritto di famiglia».  L’ultima domenica dialogata, l’8 giugno 2008, sarà dedicata ad un aggiornamento in tema di predicazione. Si parlerà di «Comunicazione nella predicazione».

La domenica dialogata si articola in due fasi. La prima prevede la presentazione dell’argomento del giorno come catechesi biblico-teologica, della quale ai partecipanti viene consegnata una scheda come strumento di ascolto e denominata, appunto, «Base di ascolto/BdA». La seconda fase dell’incontro è quella del dialogo come «dialogo tematizzato».

 

Chiesa evangelica battista

http://chbattistaborgognissanti.interfree.it

Sul sito web della Chiesa battista di Firenze sono disponibili i materiali prodotti dal pastore Raffaele Volpe per il corso di introduzione alla teologia cristiana “Le ragioni della fede”, ormai concluso. Inoltre è possibile leggere gli studi biblici su Giobbe curati dalla sorella Patrizia Sciumbata.

Le attività in Marzo sono proseguite regolarmente, con culto domenicale alle 11, scuola domenicale e giovanissimi in contemporanea, studio biblico il mercoledì alle 19.45.

E' sempre in corso la ristrutturazione della cucina e dell'appartamento al primo piano.

Sandra Spuri e Saverio Violi, con i loro ragazzi Gioele e Davide sono stati  “in missione” a Vasto a trovare la pastora Gianna Sciclone e visitare la sua struttura di accoglienza, per esplorare la possibilità di organizzare il 2° campo famiglie autogestito per questa estate. 

Sabato 15 marzo il pastore Raffaele Volpe ha inaugurato il cineforum sul tema “relazioni e redenzione” con il film “Vero come finzione”. Il ciclo proseguirà il 19 aprile / 17 maggio / 7 giugno / 21 giugno. L'orario della proiezione: 19:30

Da Sabato 5 aprile – ore 19:30 - comincerà invece un ciclo di studi sull'etica protestante.

Date previste: 5 aprile / 26 aprile / 3 maggio / 10 maggio / 31 maggio / 7 giugno.

Il programma dettagliato di Cineforum e Ciclo sull’etica è sempre sul sito web della chiesa alla voce “Le nostre attività”

Il 16 marzo si è tenuto il culto interdenominazionale promosso dal Consiglio dei pastori, con predicazione del pastore Jaime Castellanos della chiesa battista di Pistoia.

Il 30 marzo nel pomeriggio assemblea finanziaria.

I gruppi di preghiera nelle case si sono riuniti regolarmente: Magherini-Baconi, D’Angrò-Biagini, Enriques-Ottaviani (a Scandicci), Tonarelli-Brandoli, Gloriana Innocenti.

Da questa pagina rivolgiamo il saluto affettuoso di tutta la comunità a chi, per le ragioni più diverse, è impossibilitato a partecipare al culto. In particolare, abbracciamo nell'amore di Cristo i più anziani e i più sofferenti nella carne e nello spirito.

 

Chiesa evangelica luterana

La Chiesa Evangelica Luterana di Firenze invita al tradizionale ciclo di concerti che si terranno nel tempio di Lungarno Torrigiani, alle 21, nei giorni 2, 9 e 16 aprile. Come di consueto è previsto un ampio repertorio di musica classica.

Continuano anche gli incontri del mercoledì pomeriggio, alle 16.30, nei locali del centro comunitario. Ecco il programma dettagliato:

16 aprile: Dieci comandamenti; 23 aprile: La regione dello Schleswig-Holstein (Germania); 30 aprile: L’Esercito della Salvezza.

 

 

Chiese evangeliche metodista e valdese

 

Dalla Chiesa metodista

Terminati i culti congiunti con la Chiesa valdese, il Consiglio di chiesa metodista ha deciso di celebrare il culto settimanale nel tempio di via Dei Benci ogni sabato alle 18.

Ricordiamo che in attesa di una soluzione definitiva, la cura pastorale della Chiesa metodista e stata affidata povvisoriamente alla pastora Dorothea Müller di Siena (tel. 057740512).

 

Dalla Chiesa valdese

www.firenzevaldese.chiesavaldese.org

I lavori nel tempio di via Micheli si sono conclusi nei primi giorni di marzo. Invitiamo i nostri membri di chiesa e tutte le persone legate alla nostra comunità a leggere attentamente il calendario delle attività riportato alla fine di questo fascicolo.

Dal 30 marzo in poi il culto domenicale sarà celebrato nel tempio di via Micheli alle 10.30. Nello stesso orario si riunirà anche la Scuola Domenicale.

Cogliamo questa occasione per ringraziare di cuore la Chiesa metodista di Firenze che ci ha offerto l’ospitalità nel tempio e nei locali comunitari in via Dei Benci.

Rivolgiamo un affettuoso saluto a tutte le persone anziane che non hanno potuto partecipare al culto di Pasqua: Sappiate, sorelle e fratelli che il Concistoro, il pastore e tutta la comunità vi sono particolarmente vicini anche se qualche volta il vostro senso di solitudine si fa particolarmente pesante.

Il Concistoro e il pastore rinnovano l’appello a far circolare, se possibile, le informazioni sui ricoveri ospedalieri. Capita qualche volta che tali informazioni giungano al pastore e al gruppo di visitatrici in ritardo, impedendo loro di fare una visita e/o una telefonata alla persona ricoverata. Per queste comunicazioni sono sempre disponibili i seguenti numeri di telefono (entrambi con le segreterie telefoniche): 0552477800 oppure 3473039262.

 

Dai verbali del Concistoro

Il Concistoro, preso atto della conclusione dei lavori di installazione del nuovo impianto di riscaldamento del tempio di via Micheli, vista la necessità di procedere con urgenza ad una radicale pulizia dei locali ha deciso di affidarla ad una ditta specializzata.

È stato affidato ad Edoardo Canino il mandato di analizzare soluzioni e raccogliere preventivi per il miglioramento dell’impianto fonico e dell’acustica. Per la cura del giardino si chiede a qualche membro di chiesa la disponibilità a collaborare, dietro piccolo compenso, inoltre si raccoglieranno preventivi per interventi periodici (3-4 volte/anno) di manutenzione.

Durante una seduta congiunta con il Consiglio della Chiesa metodista sono stati affrontati i rapporti di comunione, confermando che dal 30 marzo la nostra comunità farà ritorno per il culto in via Micheli. Vista l’esperienza molto incoraggiante dei mesi appena trascorsi, è stata ribadita l’intenzione di proseguire l’esperienza di collaborazione.

Il fratello Gabriele De Cecco ha rassegnato le dimissioni dal Concistoro. Il Concistoro ringrazia Gabriele per il suo contributo di lavoro e di consiglio, augurandogli tanta benedizione dell’Eterno nel suo importante impegno come direttore della Diaconia valdese fiorentina.

È stato costituto un gruppo di lavoro formato da Pawel Gajewski, Andrea Panerini e Valdo Pasqui con il mandato di elaborare il progetto esecutivo per la catalogazione e sistemazione della biblioteca “Conte-Santini” da approvare entro giugno.

 

Coordinate bancarie della Chiesa valdese di Firenze

Su richiesta di alcuni membri di chiesa, ricordiamo le coordinate bancarie del nostro conto corrente: Z 03069 02800 100000011575, Intesa San Paolo, filiale di via Cavour a Firenze.

Codice IBAN: IT70 Z030 6902 8001 0000 0011 575; BIC (Swift Code): BCITITMM

Chiediamo inoltre a tutte le persone legate alla nostra chiesa di usare il meno possibile il conto corrente postale. Il concistoro sta studiando l’ipotesi di chiuderlo o di modificare le sue condizioni contrattuali (abbastanza onerose) e quindi anche il suo numero.

 

Centro culturale protestante “P. M. Vermigli”

Il Centro culturale protestante organizza assieme alla Associazione Libera Uscita un incontro per il 5 aprile alle 17, in via Manzoni su: “Problematiche di fine vita: tra testamento biologico e diritto alla eutanasia” con la presentazione del libro "Non sono un assassino" di Frédéric Chaussoy con il seguente programma:

-Introduzione: Meri Negrelli, responsabile di “Libera Uscita” in Toscana

-Relatori: Mario Riccio, anestesista, Cremona, (il protagonista del caso Welby), Giancarlo Fornari, presidente dell’associazione “Libera Uscita”, Roma, Mariella Orsi, vice-presidente della Commissione regionale toscana di bioetica, Firenze; moderatore: Marco Ricca, presidente del Centro culturale protestante “P.M.Vermigli”, Firenze

Il Centro culturale protestante in collaborazione con il pastore avventista Rolando Rizzo e con la Commissione “Pace” del Comune di Firenze sta preparando un concerto di una corale avventista romena. Tutti i membri di questa corale vivono e lavorano in Toscana Si tratta di un importante evento, volto a rilanciare un messaggio di pace e di accoglienza. L’appuntamento è il 19 aprile, alle 17, nel Salone dei Cinquecento del Palazzo Vecchio.

 

Rete evangelica fede e omosessualità (Refo)

Si può morire, essere picchiati, discriminati, indotti al suicidio perché omosessuali? Si può utilizzare la Bibbia per fare del male a questi uomini e a queste donne? Purtroppo la risposta è sì. Mai come negli ultimi mesi la crudeltà e la violenza dell’omofobia ha mietuto molte vittime, episodi che fanno dubitare che il nostro possa essere ancora un paese civile e cristiano.

Ecco perché i gruppi di credenti omosessuali e la Refo, i volontari del progetto Gionata.org e tanti credenti e comunità cristiane daranno vita, la sera di venerdì 4 aprile 2008, in Italia e all'estero, a tante veglie per ricordare le vittime dell'omofobia e lanciare così un messaggio di speranza che superi i silenzi e gli imbarazzi delle nostre chiese su questo tema. A Firenze la veglia del 4 aprile avrà luogo alle ore 21 nel tempio valdese di via Micheli e ha avuto l’adesione (oltre che della REFO di Firenze e del portale Gionata.org) delle comunità valdese, battista e veterocattolica, del gruppo dei credenti omosessuali “Kairòs” di Firenze e del gruppo di formazione cattolica di “Villa Guicciardini”.

«La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo - Incontro per cristiani "diversi"», è questo il titolo della due giorni che avrà luogo in Toscana sabato 12 e domenica 13 aprile 2008 presso Casa Cares a Reggello. Per due giorni credenti omosessuali e non, provenienti da diversi cammini e chiese, s'incontreranno per conoscersi, discutere e condividere momenti di riflessione e preghiera, perché “la pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo”.

La due giorni sarà aperta da una riflessione della pastora e teologa battista Elizabeth Green. Il Concistoro della Chiesa valdese e il Consiglio di Chiesa della comunità battista di Firenze hanno espresso il loro appoggio a questa iniziativa di crescita spirituale.

Per maggiori informazioni scrivere a refo.firenze@gmail.com, invece per consultare il programma e i costi (molto contenuti) basta cliccare su www.gionata.org o telefonare ad Andrea (tel. 333.2876387).

 

Dall’archivio: Dopo la benedizione delle case

Diaspora Evangelica III.9 (15 aprile 1970), p. 2 – anonimo

 

Non vogliamo discutere su questa usanza cattolico-romana, che del resto non è stata osservata da tutti i parroci, ma può interessare qualche osservazione sul modo di comportarsi verso gli evangelici.

Ci sono state tre reazioni: 1) il parroco indifferente che, informato d’avere a che fare con una famiglia protestante, ha tirato di lungo; 2) quello che ha sottolineato la fraternità e l’indirizzo ecumenico assunto anche dal cattolicesimo; 3) l’altro che è entrato in polemica, esortando a ‘tornare’ alla sua chiesa.

Curiosamente, anche qui si è percepito il peso delle generazioni: battaglieri e polemici, con un accento quasi di sprezzo, i vecchi parroci; assenti, oppure propensi alla pace, i più giovani, influenzati dai movimenti teologici contemporanei.

Comunque non dobbiamo farci illusioni; la violenta e tenace campagna conservatrice di Paolo VI porterà i suoi amari frutti, e dovremo di nuovo misurarci col clerical-fascismo. Il clero che non si adatterà sarà forse travolto, e le nostre case saranno di nuovo segnate. Quanto a questo sarà un bel giorno.

Il comportamento di noi protestanti, quando vengono a benedire le case, non sempre è chiaro: con la scusa che “si tratta di una spruzzatina d’acqua” e basta, a volte cerchiamo una scusa per non dirci che tendiamo a mimetizzarci, per paura di grane. È vero?

Una controproposta: dovremmo anche noi stabilire un periodo dell’anno durante il quale un pastore e un diacono visitano tutte le case di evangelici e fanno – proprio così – un censimento. Sarebbe un modo pratico per stabilire lo stato della comunità e renderci conto di tante cose che sfuggono.

 

 

Questo soltanto ho trovato: che Dio ha fatto l’uomo retto, ma gli uomini hanno cercato molti sotterfugi» (Ecclesiaste 7,29)

 

 

 

Ecumenicamente (s)corretto

di Roberto Davide Papini

 

Sul tema ha già scritto egregiamente Giuseppe Platone in un articolo su Riforma (assolutamente da leggere “Teologia della disperazione” sul numero del 14 marzo), ma la vicenda della riesumazione del cadavere di Padre Pio per esporlo alla pubblica venerazione, con un presumibile giro di affari non indifferente, non può non solleticare l’irriverenza di questa rubrichetta “ecumenicamente scorretta”.

Superato l’orrore per questo feticismo necrofilo e sepolcrale (e pensare che il cristianesimo, al contrario, parte proprio da una tomba vuota...), con descrizioni di pessimo gusto da parte del vescovo di Manfredonia («è come se fosse passato un manicure»), cerchiamo di dare una prospettiva ecumenica a questa vicenda.

Intanto, per guardare in casa nostra, urge la riesumazione dei corpi dei nostri “eroi” protestanti, da Lutero a Calvino, da Zwingli a Gianavello, per verificare lo stato di conservazione ed eventualmente provvedere a interventi di restauro e maquillage e (perché no?) anche a un bel manicure. Il tutto seguito da una accurata catalogazione e da una relazione al Sinodo (almeno per i cadaveri valdesi) di una commissione appositamente creata.

Poi, credo che dovremmo lanciare un grande concorso ecumenico con i fratelli cattolici: “Vota il santo cadavere meglio conservato”. Attraverso una ricognizione nei santuari che contengono le spoglie visibili di vari santi o, magari, sollecitando riesumazioni di massa per poter monitorare il maggior numero di cadaveri, i fedeli possono scegliere il santo dal corpo meno decomposto o più “incorrotto”. Il concorso può essere su cadenza periodica ("Il santo cadavere dell’anno") e diviso in varie sottosezioni: un premio per il miglior omero, uno per la rotula più mobile, un altro per il bacino più armonico e via dicendo. Per la manicure no perché l’ha già vinto Padre Pio d’ufficio.

Una speciale classifica con un particolare sistema di calcolo (che terrà conto della data della morte: certo sarebbe ingiusto confrontare alla pari il cadavere di un martire dei primi secoli con quello di un santo fresco di sepoltura) ci permetterà di sapere con metodo scientifico e inoppugnabile chi sarà il Santo dei Santi, anzi... il “cadaverissimo” di tutti tempi.

 

 

Principali appuntamenti nel mese di aprile:

 

4 aprile (venerdì), tempio valdese di via Micheli, alle 21: Veglia di preghiera in sostegno alle persone perseguitate a causa del loro orientamento sessuale organizzata dalla Rete evangelica fede e omossesualità;

 

5 aprile (sabato), centro comunitario di via Manzoni, alle 17: dibattito “Problematiche di fine vita: tra testamento biologico e diritto alla eutanasia” con presentazione del libro Non sono un assassino di Frédéric Chaussoy;

5 aprile (sabato), tempio metodista di via Dei Benci, alle 18: iniziano i culti prefestivi;

 

10 aprile (giovedì), Pistoia, Palazzo della Provincia, alle 21: conferenza su “Fede ed etica” con la partecipazione del pastore Mario Affuso;

 

12 aprile (sabato), centro comunitario di via Manzoni (orario serale ancora da definire): il gruppo teatro Angrogna presenta “Fina e l’inquisitore”;

12-13 aprile (sabato-domenica), Casa “Cares”: «La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo - Incontro per cristiani "diversi"», con la partecipazione della pastora Elisabeth Green;

 

19 aprile (sabato), Palazzo Vecchio, ore 17: concerto delle corali avventiste rumene;

19-20 aprile (sabato-domenica), Casa “Cares”: seminario di formazione con la Pastora Dorothea Mueller sul tema: “I cristianesimi perduti e le donne” Il seminario inizia con il pranzo di sabato e finisce con il pranzo del giorno dopo.

 

27 aprile (domenica), tempio valdese di via Micheli  e centro comunitario di via Manzoni: la Chiesa valdese di Perrero-Maniglia in visita a Firenze, predicazione a cura del pastore Mauro Pons.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diaspora evangelica

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